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Segantini, l’architetta tra i 20 creativi del MiC

DiRosaria Albanese

Mag 27, 2025

Maria Alessandra Segantini, già Architetto Italiano dell’Anno 2022 e prima donna iscritta all’Albo d’Onore della Repubblica di San Marino, entra a far parte del gotha del design italiano selezionato dal Ministero della Cultura.

Il suo racconto di vita e carriera è ora parte del progetto “Ti racconto in italiano”, piattaforma realizzata dall’ICBSA in collaborazione con Il Sole 24 Ore, che raccoglie le testimonianze delle voci più rappresentative dell’arte, del design e dell’architettura nazionale.

Una storia tra architettura e pedagogia, dall’Italia a Londra

Co-fondatrice dello studio C+S Architects, con sedi a Treviso e Londra, Segantini è nota per il suo approccio innovativo e inclusivo alla progettazione urbana. Al centro del suo lavoro: città e scuole pensate per donne e bambini, spazi pubblici “lenti” e accessibili che ridefiniscono il concetto stesso di architettura civica.

“Dobbiamo fare come i lupi: tutelare i più deboli. Le scuole che progettiamo sono le piazze delle periferie”, afferma l’architetta nel podcast “Di segni e di forme” di Radio 24, che ha accompagnato l’uscita della sua intervista in occasione del Salone del Mobile di Milano.

Architettura al femminile: modello per il Miur

Con oltre vent’anni di esperienza in edilizia scolastica, le scuole progettate da Segantini sono state scelte dal Miur come best practice nazionali e hanno contribuito alla definizione delle linee guida ministeriali per gli istituti del futuro. I suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia, al MoMA di New York e alla Triennale di Milano.

Tra i progetti più noti:

  • Gli uffici del Tribunale di Venezia (premiati con la Gold Medal of Italian Architecture)

  • La riqualificazione dell’isola di Sant’Erasmo

  • La Piazza del Cinema al Lido di Venezia

  • Il Museo GAMeC di Bergamo

  • Le torri sociali di Milano

  • I recenti uffici low-tech a Courtrai (Belgio)

Un’architettura che ascolta le comunità

Il concetto di “TranslationArchitecture” coniato da Segantini punta alla riconnessione tra uomo e natura, traducendo valori ecologici e culturali in progetti architettonici concreti. La partecipazione delle comunità è centrale: i progetti nascono attraverso laboratori di narrazione, teatro e ascolto attivo.

“Lo spazio pubblico è la spina dorsale della città. Se funziona, tutto il resto si innesta in modo armonico. La scuola diventa il luogo dove si prepara il futuro, non solo un edificio ma una comunità”.

Docente, madre, ricercatrice: la figura di una pioniera

Oltre all’attività professionale, Segantini ha insegnato per 15 anni tra Belgio, Inghilterra e Stati Uniti, collaborando con università prestigiose come Cambridge, MIT, IUAV, Syracuse e Bath. Ha firmato 5 libri sull’architettura e ricevuto oltre 50 riconoscimenti internazionali.

Con una visione architettonica femminile, sensibile e urbana, Maria Alessandra Segantini si conferma oggi tra le personalità più influenti dell’architettura italiana contemporanea.

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